Siete surfisti principianti, avete appena concluso le vostre prime quattro o cinque lezioni da soli. Dopo aver praticato il take off, aver preso confidenza con l’acqua, aver imparato a remare, è il momento per lo step successivo: sperimentare da soli. Il surf è complesso e la pratica e la costanza sono elementi chiave per poter fare progressi. Un istruttore non potrà sempre essere al vostro fianco, quindi è il momento di imparare a surfare da soli.
Come si fa? Tranquilli, ve lo diciamo noi
Attrezzatura
Occuparsi di tutta l’attrezzatura sembra quasi un gioco di memoria, soprattutto all’inizio. Dovete essere preparati ed avere a disposizione tutto quello che vi serve per una sessione di surf. Abbiamo realizzato una checklist che potete salvare per essere sicuri di non dimenticare neanche un dettaglio durante le vostre uscite:
- Tavola da surf e leash
- Muta (se è inverno, è necessaria; se l’acqua non è fredda, potete indossare solo una maglietta di nylon)
- Paraffina
- Un poncho o un asciugamano
Entrare in compagnia
Una delle cose fondamentali quando si è surfisti principianti è ricordarsi che l’oceano e gli spot sono sempre diversi tra loro. Conformazione del fondale, correnti, e meteo creano condizioni sempre diverse. Non vi avventurate autonomamente, ma sempre in compagnia di qualcuno che conosce già lo spot. Entrare con un amico vi permette di essere guidati durante tutte le fasi della vostra uscita, per esempio per individuare il canale, capire il posizionamento giusto rispetto alla lineup, e per essere tranquilli in caso di difficoltà. E poi, le sessioni in due sono più belle.
Evitare il picco
Dopo le prime lezioni dovreste essere già familiari con gran parte delle buone maniere del surf, basate sul rispetto delle regole e sulla sicurezza di voi stessi e degli altri. Il picco lasciatelo a chi è più esperto, per due motivi. Prima di tutto, non essere ancora familiari ed abituati alle precedenze potrebbe creare incomprensioni con altri surfisti e situazioni scomode da gestire, come droppare un onda e ostacolare chi è più esperto. Inoltre, se siete alle prime armi, vi risulterà più facile posizionarvi ai lati del picco, dove l’onda è meno potente e di norma più morbida e facile da gestire.
Non lasciarsi demoralizzare
E’ normale non avere le sessioni più belle della vostra vita le prime volte che entrate da soli. Dovete essere pronti ad imparare a riconoscere le onde giuste, a prendere i tempi corretti, a spostarvi con agilità, ed a muovervi con autonomia. L’importante è essere consapevoli del fatto che l’acqua e le onde sono elementi imprevedibili e mutevoli, e solo con l’esperienza si migliora. Non demoralizzatevi, sempre a testa alta, e vedrete che i miglioramenti si vedranno se il giusto connubio tra impegno e motivazione diventa parte integrante dei vostri allenamenti.