Siamo appena rientrati da un Surfcamp pieno di onde, good vibes e ottimo cibo. La location è una delle migliori per vivere un esperienza di surf a 360°. Stiamo parlando di Santacruz, un piccolo villaggio ad un’ora di distanza da Lisbona. Sette giorni di surf, sole e divertimento. I ragazzi sono stati accompagnati dal Signor Maestro Davide Onorato, longboarder esperto con molte partecipazioni ai campionati italiani alle spalle e fresco di vittoria al Fiumaretta classic contest. Davide conosce benissimo la costa portoghese, è un istruttore esperto con qualifica di secondo livello ISA e per questo ha potuto garantire a tutti i partecipanti la massima sicurezza in acqua.
Come si svolge un surfcamp insieme a noi?
Il Portogallo in estate ha molti turisti, era necessario andare alla ricerca di onde meno affollate. Durante i primi giorni del camp abbiamo percorse le strade sterrate che si estendono lungo le scogliere tra Baleal e Peniche. Siamo stati premiati per la nostra intraprendenza trovando onde deserte e perfette. Una delle caratteristiche dei nostri camp infatti, è quella di non conformarci a tutti gli altri operatori del settore. La consuetudine è quella di cercare una scuola di surf locale, magari vicino all’alloggio e raggiungibile a piedi, minimizzare la fatica e mandare i clienti a surfare per una settimana intera nel solito spot.
La nostra religione, il surf, ci impone di offrirvi un’esperienza reale di surfcamp. Vogliamo che gli allievi imparino a capire le regole comportamentali sul picco, le regole di sicurezza in acqua e come affrontare le situazioni di pericolo. Per fare questo c’è bisogno di trovare un onda che ci permetta di avere i giusti spazi e di rispettare i locali che vogliono surfare in santa pace. Andare ad affollare uno spot già saturo non è la soluzione.
Oltre alle regole basilari e culturali del surf, un camp deve trasmettere le vibes dell’avventura. È fondamentale saper leggere la previsione, la direzione del mare e conoscere i venti. Grazie alla ricerca delle onde i ragazzi hanno sperimentato sulla propria pelle il cambiamento delle condizioni in base all’ubicazione degli spot. Il Portogallo, ed in particolare Santacruz, grazie alla sua conformazione geografica può godere di tante soluzioni valide. Il vento che soffia forte dal mare, dall’altra parte della baia soffierà di terra regalando allo spot delle condizioni ottimali. Ad esempio una giornata di mare attivo a Peniche dove sarebbe stato impossibile surfare, si è trasformata in una giornata epica con vento di terra a Baleal.
Non solo surf.
Come detto in apertura, non solo surf. Abbiamo assaporato le pietanze della cucina locale con pesce fresco tutti i giorni e aperitivi a base della mitica birra locale, la Super Bock. Non prima ovviamente di esserci rilassati con una lezione di Yoga in spiaggia, circondati dalle meravigliose rocce che contornano il panorama portoghese.
Abbiamo anche visitato una fabbrica di tavole da surf. Lo shaper ci ha spiegato ogni passaggio della realizzazione. Dall’utilizzo dei foam, alla scelta delle pinne e di come si montano le scasse, alla resinatura e all’ultimazione con grafiche e colorazioni personalizzate. Una visita interessante in vista dell’acquisto della prima tavola da surf, è fondamentale infatti per migliorare il proprio livello, conoscere misure, dimensioni e materiali del proprio mezzo.
La reviews dei ragazzi
Abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi qualche domanda riguardante il viaggio
“Sono arrivato da solo senza conoscere nessun’altro e l’esperienza è stata assolutamente positiva. Ho fatto questa scelta volontariamente, convinto che avrei trovato persone con i miei soliti interessi e passioni. Sono felicissimo che tutto sia andato come mi immaginavo. Davide è stato un maestro super, grande competenza nell’insegnare, sia dentro che fuori dall’acqua, ci siamo divertiti non soltanto a surfare, ma anche a ricercare le onde e soprattutto negli aperitivi post session. Ho conosciuto Roofless attraverso la loro scuola di surf Blackwave di Marina di Pietrasanta. Non vedo l’ora di partire nuovamente con loro.” – Marco Gervasi
“Gasatissima dall’esperienza, un surfcamp completo, bellissime persone, surfhouse fantastica e con staff gentilissimo. Un gruppo davvero fantastico capitanato da Davide che ci ha insegnato tutto quello che c’era da sapere sia in acqua che fuori. Mi è talmente piaciuta la settimana di surf che non vedo l’ora di partire nuovamente. E poi Davide è anche un istruttore di snowboard, quindi mi toccherà provare anche quello.” – Maeve Amerio
Il racconto si conclude qui, ci scende già una lacrima di malinconia. Siamo appena tornati, ma non vediamo l’ora di ripartire. I prossimi surfcamp sono già in programma, scopriteli su Roofless.it